CHE
COSA DICE IL D.M. 19/04/1996 (e successive modificazioni) ?
Dal 1996,
a causa di alcuni incidenti dovuti a persone che custodivano nelle loro
abitazioni leoni, tigri, cobra e ....squali (!), è entrata in vigore
in Italia una legge che proibisce di detenere alcune specie di animali
definiti "pericolosi per la salute e l'incolumità pubblica"; in
questo elenco vi rientrano tutti i serpenti velenosi proteroglifi (i cui
denti veleniferi sono posizionati nella parte anteriore della bocca) quali
vipere, cobra, mamba, ecc. nonchè alcuni serpenti e coccodrilli
per le loro dimensioni e "carattere" !
Dall' 1 Agosto
2003 sono entrati a far parte di questo elenco anche tutti i ragni e gli
scorpioni.
MA
I RAGNI SONO PERICOLOSI PER L'UOMO?
Anch'essi, insieme
con gli scorpioni, dall'1 Agosto 2003 sono entrati a far parte degli animali
compresi nell'elenco di cui al Decreto Ministeriale del 19.04.1996.
Anche se c'è
da dire che delle circa 800 specie esistenti al mondo solo 10 sono effettivamente
pericolose (mortali) per l'uomo; tutte le altre sono inoffensive, per noi,
in quanto il veleno viene da essi utilizzato solo come potente succo
gastrico in grado di "sciogliere" i visceri delle loro prede (che non comprendono
l'uomo!).
E
I SERPENTI VELENOSI "OPISTOGLIFI" ?
I serpenti opistoglifi
hanno le zanne e le ghiandole velenifere nella parte posteriore della bocca
(all'altezza degli occhi, per intenderci) e non sono quindi pericolosi
per l'uomo in quanto avendo le zanne "mobili" possono utilizzarle solo
quando hanno già afferrato la preda con i denti anteriori (che non
conducono veleno); non facendo noi parte della loro dieta non corriamo
quindi nessun rischio.
C'è invero
dal dire che il veleno di questo genere di serpenti è piuttosto
blando e serve per lo più ad "addormentare" la loro preda e renderla
remissiva prima di ingoiarla.
CHE
COSA E' LA CITES?
La Convenzione
di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora
minacciate di estinzione, denominata in sigla C.I.T.E.S. è
nata dall'esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante
(vivi, morti o parti e prodotti derivati), in quanto lo sfruttamento commerciale
è, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono,
una delle principali cause dell'estinzione e rarefazione in natura di numerose
specie.
La C.I.T.E.S.,
che è compresa nelle attività del Programma delle Nazioni
Unite per l'Ambiente (UNEP), è entrata in vigore in Italia nel 1980
ed è attualmente applicata da oltre 130 Stati.
In Italia l'attuazione
della Convenzione di Washington è affidata a diversi Ministeri:
Ambiente, Finanze, Commercio con l'Estero, ma la parte più importante
è svolta dal Ministero delle Politiche Agricole, come prevede la
legge, tramite il Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato, che cura
la gestione amministrativa ai fini della certificazione e del controllo
tecnico-specialistico per il rispetto della Convenzione.
QUALI
SONO GLI ANIMALI RIENTRANTI NELLA CITES?
Vi è un
lungo elenco ma, limitatamente ai rettili, possiamo citare tra i più
noti (e che ultimamente sono entrati nelle case degli italiani a far parte
degli animali "domestici") il Pitone reale (Python regius), il Pitone moluro
(Python molurus bivittatus), il Boa (Boa constrictor) ed anche l'Iguana
(iguana iguana).
Di questi animali
il loro detentore DEVE avere la certificazione Cites (dichiarazione
di cessione o fattura di acquisto). |